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Salvo Riina ha diffuso sui social media un quadro dedicato al padre Salvatore

Aggiornamento: 15 mag


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Articolo di Annamaria Niccoli

27 aprile 2025


Giuseppe Salvatore Riina, terzogenito dell'ex boss di Cosa Nostra Totò Riina (scomparso nel 2017), ha pubblicato su Facebook e Instagram, la foto di un quadro dedicato al padre, suscitando grandi polemiche fra i followers, oppure commenti entusiastici che lo hanno riconosciuto come «un grande uomo».


La sua pagina Facebook, che conta oltre 7.391 follower. La pubblicazione del ritratto rientra in una strategia mediatica in cui vengono utilizzati sondaggi per mettere all'asta l'opera, come avveniva in passato. La famiglia Riina, composta dalla moglie Ninetta Bagarella e dai quattro figli, non ha mai pubblicamente preso le distanze da Totò Riina, conservando un'immagine di devozione al boss.


L'Italia si rifiutò di celebrare funerali pubblici a Totò Riina, limitando la cerimonia ai pochi parenti e sottolineando l'isolamento sociale della sua famiglia. Dopo la morte di Riina, "Cosa Nostra" ha subito una «emorragia» di collaboratori di giustizia, con conseguente perdita di influenza della famiglia all'interno dell'organizzazione. Questi elementi evidenziano come la famiglia sia stata toccata sia dall'intervento giudiziario sia da un contesto sociale segnato da una frattura tra condanna e, in alcuni casi, sostegno simbolico. L'influenza di Totò Riina sulla cultura popolare e sui media è stata profonda e multiforme, segnata da un discorso che spazia dalla condanna a una paradossale fascinazione per la sua persona criminale. Riina è riuscito a sfruttare la dimensione mediatica della violenza per rafforzare il regno del terrore mafioso. La sua strategia di attentati di grande impatto (come le stragi di Capaci e via D'Amelio del 1992) e la guerra di mafia a Palermo (con più di mille morti) hanno trasformato la sua figura in un'icona del potere criminale, ingigantita dai media che ne hanno raccontato la spietatezza.

È fondamentale sottolineare che il personaggio di Salvatore Riina è diventato l'archetipo del "Capo dei capi" nella cultura popolare, esercitando una notevole influenza su film, serie TV e opere letterarie che esplorano lo scontro tra mafia e società. Questo racconto contribuì a fissare nell'immaginario collettivo la figura di una mafia sanguinaria e onnipotente. Il ricordo del boss sui social network ha generato polemiche e persino entusiasmo tra una parte dei suoi follower. Questo fenomeno è anche definito "mafia-chic".



Foto: Facebook






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