top of page
  • Black Facebook Icon
  • Black Instagram Icon
  • Black Pinterest Icon

Salvataggio di 160 minorenni dalla setta Lev Tahor in Guatemala. Matrimoni forzati e abusi

Aggiornamento: 13 mag


ree

Articolo di Annamaria Niccoli

30 aprile 2025


Il culto Lev Tahor, un controverso gruppo ebraico ultra-ortodosso, ha attirato l'attenzione internazionale per le sue presunte pratiche e il trattamento dei bambini, in particolare in relazione ai matrimoni forzati e ad altre forme di sfruttamento. I recenti eventi in Guatemala, dove un'operazione di salvataggio ha liberato con successo 160 minori dalle grinfie di questo gruppo, hanno riacceso l'attenzione sulle pratiche del culto e sulle implicazioni legali ed etiche che le circondano. L’indagine non solo considera le circostanze immediate del salvataggio, ma contestualizza anche l'incidente in un quadro storico più ampio che include precedenti accuse e incidenti in Messico e negli Stati Uniti, evidenziando un preoccupante modello di comportamento che solleva notevoli preoccupazioni sui diritti umani. Le complessità della situazione Lev Tahor riguardano non solo le esperienze dei minori coinvolti, ma anche le sfide sociali, culturali e legali affrontate dalle autorità che tentano di intervenire. Le accuse sono di matrimonio forzato, una pratica che a quanto si dice è diffusa all'interno del gruppo, questo documento mira a far luce sull'intersezione tra libertà religiosa e protezione dei minori, mettendo in discussione l'adeguatezza dei quadri giuridici esistenti per affrontare efficacemente tali questioni.

L'indagine sulla setta Lev Tahor rivela una storia inquietante di abusi e sfruttamento, che ha avuto un impatto non solo sulle vittime, ma anche sulle comunità e le nazioni coinvolte. La setta, fondata negli anni '80, è stata collegata a numerose accuse di violenza sessuale contro minori, evidenziando un modello pervasivo di abusi che persiste da decenni. In Guatemala, le autorità sono intervenute di recente, salvando 160 minori da una proprietà a Oratorio, in seguito a segnalazioni di matrimoni forzati, abusi su minori e stupri, che sarebbero stati orchestrati da membri della setta. Tale operazione evidenzia il problema più ampio della tratta di esseri umani, poiché si ritiene che i minori siano stati vittime di tale sfruttamento. Il salvataggio non è un incidente isolato; interventi simili sono stati necessari altrove, come in Messico e negli Stati Uniti, dove le attività della setta hanno anche sollevato allarmi in passato. Questi incidenti storici illustrano un modello di violazioni transfrontaliere, che richiedono sforzi internazionali coordinati per affrontare lo sfruttamento e proteggere gli individui vulnerabili.

Sebbene la setta neghi le accuse e affermi di essere perseguitata, questa prospettiva spesso funge da cortina fumogena per oscurare gli abusi sistemici che si verificano al suo interno. I risultati delle indagini richiedono una rivalutazione dei protocolli esistenti per identificare e intervenire negli abusi correlati alla setta, nonché un esame critico dei meccanismi sociali e legali che non riescono a proteggere le popolazioni vulnerabili. Inoltre, si rivelano lacune nella letteratura riguardante l'intersezione tra estremismo religioso e benessere dei minori, suggerendo la necessità di una ricerca interdisciplinare che combini approfondimenti di sociologia, psicologia e diritto per comprendere e combattere meglio tali problemi.



 
 
 

Commenti


COMUNICARE N.SA.

bottom of page