La più giovane attivista sociale e umanitaria di Gaza, Yaqeen Hammad, è stata uccisa in un attacco aereo israeliano
- Annamaria Niccoli, Giornalista
- 24 mag
- Tempo di lettura: 2 min
L'attivista palestinese undicenne Yaqeen Khader Fathi Hammad ha cambiato il modo in cui le persone in tutto il mondo vedono il conflitto a Gaza attraverso il suo account social su piattaforme come TikTok e Instagram. Raccontava la vita quotidiana dei civili palestinesi in modo schietto e onesto. La sua voce, che era quella di una qualsiasi bambina di 11 anni, è stata un faro di umanità nel mostrare non solo le privazioni causate dal blocco israeliano (ad esempio, come vengono prodotti elettrodomestici in condizioni in cui il gas non è disponibile o il cibo è raro), ma anche la solidarietà tra i bambini di Gaza. Tutti, quei tanti bambini di Gaza, che in questo momento stanno morendo di fame e muoiono uccisi sotto le bombe israeliane, ma muoiono anche sotto l'indifferenza umana.
La sua testimonianza, resa con allegria e con una sincerità disarmante, ha avuto un impatto emotivo sull'opinione pubblica mondiale. La sua ascesa come "voce più giovane per Gaza" ha anche evidenziato il ruolo dei giovani attivisti nella diffusione di contro-narrazioni alla luce degli sforzi di alcuni siti web di censurare contenuti relativi al conflitto. Il suo assassinio in un attacco aereo israeliano ha ulteriormente alimentato l'interesse globale. Il suo caso è un'ulteriore prova che i social media sono ormai un luogo di lotta per l'informazione, in quanto si possono mobilitare sostegno o rifiuto, ma hanno la stessa probabilità di essere utilizzati per soffocare le voci dissidenti. I social media hanno dissolto i confini comunicativi convenzionali e i giovani palestinesi sono ora la "voce ufficiale" della loro nazione, sebbene i social media si alternino tra fonti di informazioni di prima mano e piattaforme di manipolazione.
2023/10/27
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2023/10/20
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