Conclave: come funziona e chi potrebbero essere i cardinali successori di Papa Francesco
- Annamaria Niccoli, Giornalista
- 22 apr
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 10 mag

Articolo di Annamaria Niccoli
22 aprile 2025
Dopo la morte di Papa Francesco, la Chiesa cattolica ha avviato la procedura per la convocazione del conclave, l'incontro formale e segreto che eleggerà il 267° successore di San Pietro. Il conclave è una tradizione millenaria della Chiesa, di cui la "Cappella istina" rappresenta l'unione tra arte, spiritualità e potere papale.
Il limite storico dei cardinali elettori è stabilito in 120 elettori (deciso da Paolo VI e ribadito da Giovanni Paolo II).
Attualmente i cardinali con diritto di voto sono 135, oltre il limite tradizionale. Alcune fonti elencano 138 cardinali di età inferiore agli 80 anni, supponendo che il conteggio sia stato aggiornato di recente.
È il momento perfetto per un periodo di tempo, un momento in cui il Cardinale Camerlengo, Kevin Joseph Farrell (irlandese), una gestione temporanea della Chiesa; molto del Collegio Cardinalizio, Giovanni Battista Re (italiano).
Entro il 15°-20° giorno dalla morte o dalle dimissioni del Papa, secondo le norme vaticane. Il Conclave si terrà nella Cappella Sistina, chiusa per garantire la segretezza ("cum clave").
Per l'elezione del nuovo Papa è richiesta la maggioranza dei due terzi dei voti espressi.
In caso di stallo, dopo qualche giorno possono passare alla maggioranza semplice, ma tali casi sono rari. Devono avere meno di 80 anni al momento della vacanza della Sede Apostolica.
Prima dell'inizio del Conclave si tengono delle "congregazioni generali", che hanno lo scopo di discutere le linee guida e preparare l'evento. Queste riunioni coinvolgono i cardinali e sono documentate in contesti storici (ad esempio, 168 congregazioni in quattro sessioni nel 2013). Ogni giorno si tengono quattro scrutinio, due al mattino e due al pomeriggio, secondo la costituzione apostolica "Universi Dominici Gregis".
Ogni scrutinio richiede tre fasi: preparazione delle schede; Voto; Conteggio e controllo. La maggioranza richiesta è pari a "due terzi" dei voti degli eletti. In caso di parità dopo il 34° scrutinio, si può ricorrere alla "maggioranza semplice" (fatto insolito nella storia recente). I cardinali giurano di mantenere il segreto e sono tagliati fuori dal mondo esterno. Sono esclusi i telefoni cellulari e i dispositivi elettronici.
Dopo ogni scrutinio le schede vengono bruciate: "Fumo nero", bocciato; "Fumo bianco", le elezioni si sono svolte.
A ogni papa neoeletto viene chiesto se accetta l'elezione canonica a Sommo Pontefice. Dopo il suo sì, gli viene chiesto di scegliere un nome. Quindi indossa i paramenti bianchi nella sacrestia Sistina e torna per l'ultimo "Te Deum". L'"Habemus papam", la proclamazione dalla loggia della basilica da parte del cardinale protodiacono del nome del nuovo pontefice, avviene solo in seguito.
Il processo è regolato da tradizioni secolari e da regolamenti innovativi, che garantiscono il rigore cerimoniale e la massima segretezza.
Il conclave si tiene nella Cappella Sistina, che all'interno della Chiesa cattolica rappresenta un punto d'incontro tra arte, spiritualità e tradizione e svolge un ruolo fondamentale nelle elezioni papali. La Cappella Sistina, edificata tra il 1473 e il 1477 per volontà di papa Sisto IV della Rovere, da cui prende il nome, sorge sugli spazi dell'antica "Cappella Magna", destinata alle festività papali. È diventato simbolo del potere spirituale e temporale della Chiesa, con un disegno volto ad esaltare la gloria del papato. La decorazione artistica raggiunse il suo apice con Michelangelo Buonarroti, che dipinse la volta (1508-1512) con le scene della "Genesi" e le lunette laterali. Successivamente dipinse sulla parete dell'altare il "Giudizio Universale" (1536-1541), su commissione di papa Paolo III. Fin dal XV secolo la Cappella Sistina ospita i conclavi, riunioni dei cardinali che eleggono il nuovo Papa. Il termine "conclave" deriva dal latino cum clave ("con la chiave"), a sottolineare la riservatezza dei cardinali nel voto. Gli affreschi di Michelangelo, come il "Giudizio Universale", ricordano ai cardinali la trascendenza della loro opera, riunendo autorità divina e potere umano.
I funerali di Papa Francesco si svolgeranno, sabato 26 aprile alle ore 10 sul sagrato della basilica di San Pietro. La liturgia sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re.
I principali candidati al soglio pontificio, includono figure di rilievo provenienti da diverse regioni del mondo, riflettendo le dinamiche geografiche e ideologiche della Chiesa cattolica.
Candidati europei:
1. Pietro Parolin (Italia, 70 anni): Segretario di Stato Vaticano,
2. Matteo Zuppi (Italia, 69 anni): Arcivescovo di Bologna e presidente della CEI,
3. Pierbattista Pizzaballa (Italia, 60 anni): Patriarca latino di Gerusalemme.
4. Jean-Marc Aveline (Francia, 66 anni): Arcivescovo di Marsiglia.
5. Christoph Schönborn (Austria, 74 anni): Arcivescovo di Vienna.
Candidati africani
1. Fridolin Ambongo Besungu (Repubblica Democratica del Congo, 65 anni): Arcivescovo di Kinshasa.
2. Robert Sarah (Guinea, 74 anni): Conservatore, ex prefetto del Culto Divino.
Candidati asiatici e latinoamericani
1. Luis Antonio Tagle (Filippine, 67 anni): Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione.
2. Sérgio da Rocha (Brasile, 75 anni): Arcivescovo di San Salvador da Bahia.
Candidati statunitensi
1. Blase Cupich (USA, 75 anni): Arcivescovo di Chicago.
2. Timothy Dolan (USA, 75 anni): Arcivescovo di New York.
Altri nomi rilevanti
- Jean-Claude Hollerich (Lussemburgo, 66 anni)
- Peter Turkson (Ghana, 76 anni): Ex prefetto del Dicastero per lo Sviluppo Umano.
https://www.adnkronos.com/cronaca/papa-tutti-i-cardinali-in-corsa-per-la-successione-di francesco_6WIAnWb90glfhU8UyZVUDf
Correttore bozza articolo: https://www.humanizeai.pro/
Foto generata da AI: https://www.doubao.com
Commenti